Per chi conosceva questo straordinario artista, impossibile non accorgesi di come egli sia stato un mix di infinite emozioni. Aveva il dono dell’assorbimento: suoni, colori, libri, idee. E univa il tutto in una sensibilità e fragilità infinita. Amava graffiare i muri, come un simbolo del suo volersi aggrappare ad ogni costo alla sua vita… Jean-Michel Basquiat recensione
Un po’ su di lui
Basquiat purtroppo è morto molto presto a soli 27 anni (come tutti grandi artisti imcompresi), a causa del suo uso di eroina, per lo meno fisicamente, ma non il suo estro. La sua arte e la sua presenza artistica si continua a percepire forte e chiaro sia a Milano, nel Museo delle Culture (Mudec) che nei cuori di chi l’ha conosciuto nei suoi quadri. Amico di Andy Warhol e Keith Haring, legato per sei mesi a Madonna.
Il suo codice Jean-Michel Basquiat recensione
Per molti tale artista rispecchia e riflette uno stile denominato: Art brut, o ancora neo visual. Ma in realtà è offensivo e riduttivo rinchiudere Basquiat in una categoria, attitudine che lui non avrebbe mai apprezzato. Egli è un artista maledetto, in pieni tumulti continui, figlio dei fiori e amante di cose adrenaliniche.
Un misto di finti scarabocchi e post-it fluorescenti. Tramite la sua arte non ha fatto altro che guardare il vero mondo, quello che per molti non è possibile vedere nemmeno con gli occhi spalancati. Lui lo faceva tramite l’arte, la sua arte.
SAMO in Italia Jean-Michel Basquiat recensione
A lungo andare Basquiat comincia a diventare famoso e grande ad un italiano di nome Emilio Mazzoli si espone alla prima personale di SAMO nel 1981, a Modena, ma all’Italia dei tempi non piacque molto, anzi venne schernito. Jean-Michel Basquiat recensione
L’amicizia con Andy Warhol Jean-Michel Basquiat recensione
I duo si erono allontanati per un po’, per poi riavvicinarsi, come spesso capita in molte amicizie, in quelle di carattere simile per lo meno. Egli lo sosteneva sempre e gli affitta addirittura uno studio, in una rimessa per carrozze, ed è qui e grazie al suo amico che Basquiat diventa più spirituale profondo. Jean-Michel Basquiat recensione
Le sue opere diventano all’improvviso più piccole e raccolte e insieme al suo amico collaboreranno per tanti anni, ad un nuovo tipo di arte, quella contemporanei per l’appunto.
Insieme a lui non si appassiona solo del pennello ma anche delle serigrafie e diventando il simbolo per eccellenza del pop art. per tale motivo egli venne definito come la «la mascotte di Andy», e per tale giudizio cadde in depressione, diventa paranoico e non riesce ad accettare tante cose non solo della sua arte, ma soprattutto delle critiche e delle etichette.
Per tale motivo ricomincia con le droghe pensati e quando il suo amico morirà di una morte improvvisa e inspiegabile per molti anni, lui non può che fare anche altrimenti… Jean-Michel Basquiat recensione
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