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”The lost thing”, l’innocenza di un mondo disincantato: dalla matita al successo cinematografico

Dal disegno al cinema cosa smarrita shaun animazione

Shaun Tan, australiano ma di origine asiatica, classe 1974, è un fumettista, illustratore e regista, conosciuto soprattutto per l’acclamata e vendutissima graphic novel L’approdo, riproposto recentemente dalla Tunué. The lost thing è il cortometraggio che andremo ad analizzare oggi, vincitore del premio cinematografico più ambito, l’Oscar.

Conosciuto precedentemente in italiano come Oggetti smarriti, quest’opera del 1999 vanta ora una nuova edizione, sempre per la casa editrice di Latina, col suo ”nuovo” titolo de ”La cosa smarrita”. Lo stesso Tan, inoltre, ha diretto la versione animata di questo breve graphic novel di sole 32 pagine. cosa smarrita shaun animazione

L’opera, a metà strada fra un fumetto e un racconto illustrato, ha una trama molto esile ma altamente evocativa. Un ragazzo vede da lontano un oggetto smarrito sulla spiaggia, abbandonato fra l’incuria e l’indifferenza della gente. Una sorta di teiera con un polipo dentro. Il ragazzo si avvicina e interagisce con essa stabilendo un contatto anche affettivo. Non potendola lasciare lì, il giovane decide di portarla con sé prima a casa, poi in un grigio edificio denominato “Dipartimento federale della paccottiglia” dove vengono raccolte le cose smarrite. Tuttavia, sembra che non ci sia posto per un oggetto tanto strano e insolito e che nessun luogo sia adatto. cosa smarrita shaun animazione

Un invito a cogliere il lato migliore della vita e vivere a pieno la nostra giovinezza

La storia, narrata in maniera semplice e lineare tanto da poter essere letta a un bambino come favola della buonanotte, vista anche la sua brevità, ha un alto valore simbolico e presta il fianco a numerose interpretazioni. L’ambientazione in cui si svolge la vicenda è una sorta di città industriale grigia e spersonalizzata in cui gli abitanti,. come si deduce dalle varie scene di folla, sono chiuse in se stesse,  indaffarate nelle loro occupazioni. Anche i genitori del protagonista sembrano indifferenti alla “cosa smarrita” a cui solo il ragazzo presta cura e attenzione. cosa smarrita shaun animazione

Quest’oggetto, dunque, simboleggia la curiosità, la voglia di sognare, quella scintilla vitale di stupore e bellezza che il mondo è ancora in grado di offrire nascosta fra gli edifici alti e freddi. E solo chi sa cogliere questa meraviglia, chi riesce a guardare oltre il grigiore della nostra vita, chi ha un animo curioso, può vederla. E non è un caso se il luogo fisico a cui appartiene, come scopriremo, è un posto bizzarro e pieno di meraviglie adatto a chi sa cogliere il lato migliore della vita. cosa smarrita shaun animazione

Quando l’oggetto ritroverà il suo posto e lascerà il ragazzo, quest’ultimo andrà avanti con la propria vita e crescerà diventando dunque membro della società. e trovando sempre maggiore difficoltà a scorgere in giro gli oggetti smarriti. Un invito, quello di Tan, a non perdere quello sguardo innocente e disincantato. tipico della giovinezza e a non chiuderci in noi stessi in una solitudine perenne. Ecci qui il corto: cosa smarrita shaun animazione

 

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