Una felicità inarrivabile happiness cutts animazione corto
L’intera umanità non si ferma mai, è in corsa, alla ricerca di una felicità infinita e probabilmente inappagabile. Steve Cutts, animatore sensibile e trasparente ai grandi temi nonché paladino della satira sociale, ci rappresenta come una ”prepotente” colonia di ratti che infesta una metropoli. nel suo nuovo cortometraggio, Happiness.
Le immagini di questo mondo distopico s’impongono all’attenzione globale proprio mentre la pioggia di pacchi in arrivo nelle nostre case in questi giorni, una critica diretta verso quel cliccare ”acquista” quando ci troviamo in mezzo ad eventi come il black friday, un’azione compulsiva che provoca assuefazione. Al lento scemare dell’euforia da shopping si accompagna l’incanto generale suscitato dall’ultima opera del ”ragazzaccio” irriverente che se la prende con il sistema dei consumi. Happiness regala 4 minuti di catarsi. Concede una pausa alla foga d’acquisto. È l’equivalente audiovisivo di quelle morbide palline anti stress, da stritolare e osservare riprendere inesorabilmente tornare alla forma di partenza.
Una denuncia che colpisce
Happiness ammortizza. Non risolve, ma ”punta il dito della colpevolezza”. Non è rassicurante, tutt’altro: guardarlo ci mette nella stessa condizione di Dorian Gray dinanzi al proprio ritratto divenuto terrificante. Viviamo la consapevolezza dello strazio. Cutts, paladino della verità, è la voce fuori dal coro che accende la speranza di cambiamento. Secondo tale prospettiva si innesca un meccanismo che genera empatia, spirito di emulazione e volontà di rendere virale il messaggio. happiness cutts animazione corto
Una delle trovate più interessanti di Happiness è riferita all’esposizione dei più noti marchi delle multinazionali, sempre riconoscibili, ma mai raffiguranti i nomi delle aziende. È infatti solo grazie alle forme e ai colori dei loghi, che riusciamo a identificare le diverse aziende. Un’unica parola, felicità, è sempre rilanciata, adattandosi nelle diverse cornici grafiche e tonalità. Una sorta di Piccadilly Circus o Time Square lastricata di schermi che rimandano spot e promozioni. happiness cutts animazione corto
Il ratto di Cutts, quando assume psicofarmaci si trasfigura, non è uguale a Topolino, ma ne ricorda i modi soavi e tutta la sequenza assume toni cromatici e tratti stilistici che chiamano in causa il cinema della Disney, alludendo di fatto ad una sorta di funzione ”tossica” di cartoon e personaggi. Infine, L’uscita di Happiness in concomitanza del venerdì pazzo dell’anno è stata, di fatto, una trovata ideale per garantire la massima attenzione al tema trattato. Desideri illimitati, opulenza, dilagare dei contenuti pubblicitari e omologazione sono i temi principali trattati nel cortometraggio, che senza freni inibitori entrano con forza nell’immaginario del fruitore.
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