Quando le parole scritte di un libro diventano un disegno di pensieri ed emozioni
Sfogliare un bel libro, ben impaginato, stampato su carta adatta allo scopo è un piacere, almeno per chi scrive. Il volume Peter Handke. Disegni, pubblicato da Jaca Book, questo piacere lo trasmette, in un gioco di rimandi tra contenuto e contenitore. Attraverso questo interessante testo scopriamo, infatti, che lo scrittore austriaco, premio Nobel per la letteratura nel 2019, è anche un amante del disegno. libro Handke disegni grafica
Molti di noi, quando prendono appunti, disegnano figurine ai lati delle pagine ma qui è qualcosa di diverso. Peter Handke ha disegnato e colorato alcune zone dei suoi appunti, ma ha anche operato direttamente sui libri. Una ciliegia, delle mani affiorano dalle pagine del Vangelo di Marco. I caratteri dell’alfabeto greco, per molti illeggibili, diventano parte di un tutto, un unicum, con il disegno, la scrittura di Handke. Ne deriva una sorta di mappa in cui ci si perde volentieri. In taluni casi i disegni sono riconducibili a dei luoghi, la Piccardia, Parigi, la Serbia, la Corsica. I soggetti più presenti sono la natura, gli animali, le piante, i frutti, dei personaggi religiosi, la baia di nessuno, istante senza limiti, che è parte del titolo di un suo libro. I fogli, realizzati tra il 2007 e il 2017, sono già stati esposti alla Galerie Klaus Gerrit di Berlino, per poi divenire nel 2019 volume per i tipi di Schirmer e Mosel. libro Handke disegni grafica
Leggere in un modo ”diverso”
Dopo avere visto i disegni, anche la scrittura di Handke può essere letta in un altro modo, avendo la possibilità di entrare nei meandri più reconditi del suo pensiero.
Nella nota introduttiva all’edizione italiana, il filosofo Giorgio Agamben crea dei fili rossi tra i disegni di Handke e certa arte giapponese, in particolare il surimono, che unisce nello stesso foglio poesia e pittura. libro Handke disegni grafica
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